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La fisiologia umana, la postura, i movimenti, sono influenzati dalla gravità. Nello Spazio la geometria della gravità che cambia disegna uno spostamento cognitivo, fisico, spaziale. I fluidi vitali si riversano nella parte alta del corpo dando origine al fenomeno puffy face. Gli arti si assottigliano, il tronco si gonfia, i muscoli perdono tono e le ossa si decalcificano.
L’assenza di peso influisce sui meccanismi della propriocezione. Il corpo sperimenta un adattamento posturale diverso rispetto a quello terrestre. La calibrazione delle forze per prendere un oggetto deve essere rimodulata e attutita: i gesti sono soffici, i movimenti rallentati e più consapevoli, più indirizzati all’azione, più studiati perché inediti e da osservare.
Il Design Spaziale ha il compito di riprogettare nuovi habitat ed equipaggiamenti che possano essere usati come contromisure agli effetti negativi della gravità ridotta, considerandola - un potenziale vantaggio per innovare - e non un limite da superare.