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La progettazione del guscio protettivo può essere declinata in diverse scale e funzionalità, ciascuna pensata per rispondere a specifiche esigenze.
La tuta per le attività extra-veicolari (EVA) rappresenta una vera e propria mini-stazione spaziale, in quanto integra tutti i sistemi indispensabili per sostenere la vita, seppur per periodi limitati. I mezzi di trasporto, come i rover utilizzati per l’esplorazione del territorio, offrono una protezione aggiuntiva, in particolare contro i micro-detriti, che possono risultare letali.
Le stazioni spaziali, su scala più ampia, non solo garantiscono la sopravvivenza, ma grazie al Design Spaziale, offrono un livello di abitabilità sempre più confortevole.
La scala “urbana” è rappresentata dagli habitat extraterrestri, come le basi lunari o marziane, progettati per accogliere e sostenere la vita umana in maniera continuativa.
Materiali e tecnologie rivestono un ruolo fondamentale nella progettazione di habitat extraterrestri, che dovranno essere come sistemi viventi autosufficienti, senza alcun bisogno di approvvigionamenti terrestri. È quindi essenziale sviluppare sistemi costruttivi leggeri, come le strutture abitabili gonfiabili, ridurre al minimo il numero di componenti necessari e, quando possibile, produrre in situ una parte significativa degli elementi utilizzando materiali autoctoni.