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Progetti

Space food & wine taste experience

Space food & wine taste experience

Esperienza di degustazione di cibo e vino nello Spazio per esplorare nuovi progetti di pasta 3D e bicchieri modellati sul comportamento dei fluidi e dei gesti in microgravità.

Il tema della progettazione per l’esplorazione spaziale interplanetaria si concentra su diversi aspetti essenziali, tra cui la produzione, la preparazione, il consumo e la conservazione del cibo. Questi fattori sono fondamentali per garantire habitat extraterrestri autosufficienti, in grado di funzionare come organismi viventi. In questo contesto, il turismo spaziale gioca un ruolo importante promuovendo l’innovazione e permettendo ai viaggiatori di vivere esperienze indimenticabili che vanno oltre l’immaginario collettivo dello Spazio.

La sfida del Design Spaziale non si limita a creare ambienti e prodotti, ma si espande alla progettazione di esperienze, in questo caso enogastronomiche, che siano funzionali ma anche emotivamente coinvolgenti. L’innovazione è più dirompente quando l’obiettivo è trasformare il limite della gravità in un vantaggio immaginando nuovi tools al posto di piatti, posate e bicchieri per mangiare e bere ispirati a nuove gestualità senza peso.

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Un esempio significativo di questa innovazione è il calice di vino progettato senza base, pensato per l’uso in assenza di gravità. Poiché i liquidi in microgravità tendono a scorrere lungo le superfici per capillarità, il calice è stato progettato in modo da permettere una degustazione senza bisogno di contenere completamente il liquido. Questo prototipo è stato sviluppato in collaborazione con Italesse e prende in considerazione l’influenza delle forme sui sensi, migliorando le qualità gustative e olfattive.

Un’altra innovazione importante è la pasta 3D che nasce per esplorare quello che sarà il futuro delle tecnologie produttive. Barilla Blue 1877 – Rhapsody, partner del progetto, ha messo a disposizione il suo know-how per produrre nuove forme di cibo che contengono salse ricche di sostanze nutritive, offrendo una soluzione ideale per l’alimentazione nello spazio. I processi di stampa e programmazione dei cibi ricordano quelli del replicatore di Star Trek, suggerendo un’evoluzione della produzione alimentare che potrebbe essere applicata sia sulla Terra che nello Spazio.

PrincipalsAnnalisa Dominoni, Benedetto Quaquaro
TeamFidan E. Arar, Teming Kang, Giulia Mammolit, Bengu Ozcan, Gaia Rubino
Anno 2021